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Il rimborso bollo per cambio auto

State per acquistare una nuova auto, ma hai già pagato il bollo sulla vecchia macchina. Avete infatti già provveduto a questo adempimento e non sapete bene come muovervi per risparmiare e magari vi state chiedendo se sia possibile trasferire il bollo precedentemente pagato sulla nuova automobile. In questo articolo capiremo proprio questo, cioè se sia possibile accedere al rimborso del bollo per il cambio auto e trasferire il bollo sul nuovo mezzo.

Prima di iniziare, capiamo insieme cos’è e a cosa serve il bollo auto. Secondo la definizione riportare dall’Agenzia delle entrate, il bollo auto è il “calcolo della tassa regionale automobilistica” , cioè un “tributo regionale che spetta a tutti i possessori di auto indicati dal Pubblico Registo Automobilistico”. Il bollo viene pagato dal possessore dell’automobile con cadenza annuale, indipendentemente dal fatto che il veicolo circoli o meno in strada. Il costo della tassa varia a seconda della potenza del veicolo, dell’impatto ambientale e soprattutto dei parametri stabiliti dalle regioni.

Una volta compreso lo scopo del bollo e di cosa si tratta, andiamo a vedere come funziona trasferire il bollo appena pagato dalla vecchia automobile alla nuova automobile appena acquistata.

Come funziona il rimborso del bollo per il cambio auto?

Innanzitutto è bene chiarire il funzionamento di questa disciplina e comprenderne al meglio il suo sviluppo. Prima di rispondere al quesito iniziale, cioè se sia possibile trasferire il bollo già pagato dalla precedente auto alla nuova auto, analizziamo insieme le varie fattispecie e interrogativi che ruotano intorno al bollo.

I casi in cui è sicuramente ammesso il rimborso del bollo riguardano la rottamazione dell’auto. Quando si verifica questa fattispecie si può richiedere il rimborso o la compensazione (cioè la riduzione dell’importo da versare) della tassa automobilistica, l’importante è che il rimborso sia un quadrimestre. La restituzione del compenso può essere prevista anche in caso di furto dell’automobile.

Ricordiamo che il bollo auto va comunque versato entro un mese dall’immatricolazione, mentre, come anticipato sopra, la tassa non va versata nei casi di furto dell’auto o di rottamazione. Anche nel caso di vendita dell’automobile il bollo non va saldato e spetterà al nuovo proprietario garantire il pagamento della tassa.

In ogni caso, sono previsti a livello regionale dei casi in cui il bollo auto può non essere pagato. Le casistiche più diffuse riguardano l’invalidità del proprietario dell’auto o anche la possessione di una macchina d’epoca da sfilata.

Ma in caso di cambio auto si può richiedere il rimborso del bollo? La risposta è sicuramente negativa. Per legge è tenuto a pagare il bollo chi risulta proprietario l’ultimo giorno utile per il versamento dell’imposta. L’imposta va versata tutta in un’unica soluzione, che copre tutto l’anno e che quindi salda la tassa annuale automobilistica, che non è quindi né frazionabile, né rimborsabile se l’auto viene meno.

Se la proprietà del veicolo cambia nel mese utile al pagamento, in base alla data risultante dall’atto di vendita, sarà il nuovo proprietario a dover pagare il bollo. Qualora il veicolo venga venduto a un concessionario auto con passaggio registrato al Pra, il concessionario provvederà a mettere in esenzione il veicolo fino alla vendita a terzi.

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